I Manoscritti Beneventani

Fra i manoscritti posteriori all’età carolingia una certa importanza assume, ai fini della costituzione del testo, la tradizione di Virgilio conservata in aree laterali, ovvero in quelle aree dove, durante l’Alto Medioevo, era impossibile attingere ai codici tardo-antichi per la distanza rispetto ai monasteri dell’Italia settentrionale, della Francia e della Germania che li custodivano.

Un’area marginale importante era costituita dall’Italia meridionale, dove tra l’VIII e il XIII secolo furono prodotti e copiati numerosi manoscritti in scrittura beneventana. È grazie all’intensa attività ditrasmissione realizzata in questo periodo nei centri del Sud Italia che sono giunte fino a noi opere altrimenti perdute: il De Lingua Latina di Varrone, ad esempio, ci è stato trasmesso soltanto da due manoscritti in beneventana (Par. lat. 7530, saec. VIIIex. e Flor. Laurent. 51.10, saec. XI ex.).

Le opere di Virgilio non mancarono di suscitare interesse presso gli scribi dell’Italia meridionale: oggi conosciamo dieci manoscritti di Virgilio in beneventana (sette completi e tre frammentari), copiati fra il X e il XII secolo.

Lista dei Manoscritti Beneventani I Manoscritti Beneventani
di Virgilio
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