Gli studiosi della tradizione più recente di Virgilio hanno a disposizione alcuni strumenti essenziali per la ricerca, tra i quali ricordiamo:
- la voce “Virgile” nel Catalogue des manuscrits classiques latins copiés du IXe au XIIe siècle di Munk Olsen, completata dai supplementi relativi (Addenda et corrigenda, 1989) e dal volume del 2009 sulla ricezione (La réception de la littérature classique: travaux philologiques);
- il contributo di G. C. Alessio all’Enciclopedia Virgiliana, s.u. Medioevo: Tradizione manoscritta;
- il volume “The Virgilian tradition” , edito da Ziolkowski-Putnam nel 2008 e contenente una ricca collezione di materiali su Virgilio;
- il pionieristico e sempre valido saggio di Comparetti, “Virgilio nel Medio Evo”, disponibile anche in versione inglese con traduzione di E.F.M. Benecke e introduzione di J. Ziolkowski (Princeton 1997).
È inoltre da anni in preparazione un articolo dedicato a Virgilio nel Catalogus translationum et commentariorum.
Grazie a questi strumenti, siamo in grado di valutare in maniera attendibile in che modo e con quale intensità le opere di Virgilio sono state conosciute, copiate e trasmesse nell’arco di tempo che intercorre tra l’antichità e il Rinascimento.