Manoscritti dell’VIII sec.

Gli unici due testimoni virgiiani dell’VIII sec., pur rientrando nella cronologia dei codices antiquiores, presentano maggiori affinità, dal punto di vista codicologico, con i manoscritti carolingi piuttosto che con quelli tardoantichi.

Dal punto di vista testuale, tuttavia, benché la base testimoniale osservabile sia piuttosto esigua, si ricava l’impressione che la contaminazione non sia pervasiva come per la tradizione successiva: spesso i due codici conservano delle lezioni autentiche ignorate dai testimoni successivi all’VIII sec. Questi due testimoni rappresentano, dunque, un gradino intermedio nella storia della tradizione del testo di Virgilio.

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Il Monacenslat. 29216 (7 (m) è copiato in una minuscola primitiva che sembra tradire la provenienza dall’Italia settentrionale secondo Lowe (CLA IX 1327). Da notare sono le iniziali di ciascun verso in onciale ma con lo stesso modulo del testo, da cui non sono separate da alcuno spazio; il manoscritto presenta qualche glossa interlineare. Riproduzione disponibile su http://daten.digitale-sammlungen.de/

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Più interessante è il Par. lat. 7906 (p), copiato in Germania occidentale (così Lowe: CLA Suppl. 1744), forse nell’area di Lorsch (Bischoff). Il testo si articola su due colonne e la doppia rigatura verticale separa nettamente le iniziali dei versi (in minuscola) e il resto del testo. Anche in questo caso si osserva qualche glossa marginale contemporanea.

L’uso del rubro e dell’onciale enfatizza titoli e iniziali, talvolta riccamente decorate (vd. l’iniziale zoomorfa nel f. 59r). A parte l’incipit preposto a tutta l’opera, non ne sono presenti altri, ma come titolo per ciascun libro dell’Eneide è utilizzato un argumentum monostico ricavato da un testo (AL 634) appartenente al corpus dei Carmina duodecim sapientium (vd. IL LIBRO ALTOMEDIEVALE > PARATESTI).
Ciò che interessa maggiormente è il tipo di testi copiati insieme ai primi cinque libri dell’Eneide: il De excidio Troiano di Darete Frigio e l’Historia Francorum di Gregorio di Tours. A quanto pare, il codice fu concepito come una raccolta storico-mitologica dedicata alle origini troiane dei Franchi.

Sarebbe inoltre interessante precisare il motivo per cui il testo dell’Eneide sia stato tagliato: probabilmente perché questa era la sezione di testo più letta (come dimostrano quasi tutte le citazioni, in genere tratte dai primi sei libri) e perché si ricollegava alle vicende della caduta di Troia.

In vari casi il testimone conserva varianti significative e lezioni autentiche laddove tutti gli altri manoscritti sono corrotti: ciò conferma l’ipotesi di Chatelain, secondo cui p deriverebbe da un manoscritto tardoantico.

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